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Ecco i vincitori del 44° Premio Acqui Storia

Stefano Zecchi, Roberto de Mattei, Andrea Vento, i vincitori della 44a edizione del Premio Acqui Storia. Ezio Greggio, Marcello Veneziani, Ida Magli, Brunello Cucinelli Testimoni del Tempo. A Roberto Giacobbo e a Voyager il Premio La Storia in TV. A Antonio Martino Medaglia Presidente della Repubblica. Le Giurie del Premio Acqui Storia riunitesi in Acqui Terme, hanno designato i vincitori della 44° edizione del Premio Acqui Storia.

Il Premio Acqui Storia, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943, è divenuto in questi ultimi anni, con l’avvento dell’Assessore alla Cultura di Acqui Carlo Sburlati, uno dei più importanti riconoscimenti europei nell’ambito della storiografia e del romanzo storico, ottenendo una grande visibilità internazionale, un eccezionale rilancio scientifico, mediatico e mondano. Stefano Zecchi, docente di Estetica all’Università degli Studi di Milano, romanziere, saggista ed editorialista, con il volume Quando ci batteva forte il cuore, Mondadori, si aggiudica i 6500 euro del Premio nella sezione dedicata al romanzo storico. In questo libro, la rigorosa ricostruzione di un periodo terribile e ancora poco conosciuto del Novecento si accompagna a una storia intima, delicata, toccante. L’Autore dà vita a un affresco importante, che illumina il dramma di un popolo e insieme racconta tutta l’emozione di un grande amore tra padre e figlio. Roberto de Mattei, docente di Storia della Chiesa e del Cristianesimo all’Università Europea di Roma nonché Vice Presidente Nazionale del C.N.R. (Consiglio Nazionale delle Ricerche) tra il 2004 e il 2011, prevale nella sezione storico-scientifica con il volume Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta, Lindau, un’esauriente ricostruzione dell’evento, delle sue radici e delle sue conseguenze, una “storia mai scritta” del Vaticano II, che ci aiuta a comprendere non solo le vicende di ieri, ma anche i problemi religiosi della Chiesa di oggi.

Andrea Vento, [vedi “Storia in Rete” nn. 35-41] storico e giornalista, esperto di relazioni internazionali e promozione culturale, viene premiato nella sezione storico-divulgativa con il volume In silenzio gioite e soffrite. Storia dei servizi segreti italiani dal Risorgimento alla Guerra fredda, Il Saggiatore. Nel 150mo dell’Unità d’Italia vengono svelati episodi di intelligence, azioni di spionaggio e di controspionaggio in campo militare, economico, scientifico-tecnologico, spesso rimasti sconosciuti o confinati ad un pubblico specialistico. Riemergono atti eroici, viaggi ignoti, così come alcuni abusi compiuti dai servitori segreti all’insegna della ragion di Stato. Si tratta comunque di una galleria di personaggi affascinanti e dotati come pochi di un intuito particolare, persino nell’anticipare le volontà del potere politico. Sabato 22 ottobre alle ore 17.30 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti si terrà la cerimonia di premiazione della 44° edizione del Premio Acqui Storia. Sarà condotta, come di consueto, da Alessandro Cecchi Paone e sarà il culmine di un intenso programma di eventi, iniziati nella mattinata, organizzati dall’Assessore alla Cultura Carlo Sburlati. Sul palco, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni, le personalità insignite dei premi speciali “Testimone del Tempo”, “La Storia in TV”, Medaglia Presidente della Repubblica. L’assegnazione del premio Testimone del Tempo 2011, che rappresenta il momento più prestigioso della manifestazione, vedrà calcare il palco del Teatro Ariston quattro figure di straordinario rilievo nel panorama culturale e artistico contemporaneo: Ezio Greggio, Marcello Veneziani, Ida Magli, Brunello Cucinelli.

Ezio Greggio, attore, conduttore televisivo, regista, sceneggiatore, scrittore e comico, è un personaggio dotato di grande carisma, che ha saputo dare un contributo alla cultura attraverso il linguaggio dell’arte nelle sue molteplici espressioni, con un sapiente utilizzo del linguaggio della satira e dell’umorismo, che più facilmente cattura l’attenzione delle diverse tipologie di pubblico. Interprete e regista di films e di popolari serie cinematografiche e televisive, si è inoltre distinto per la sua eccezionale capacità nel toccare temi concreti e di scottante attualità, non solo umoristici, per poi restituirli al grande pubblico arricchiti di una personale ed originale interpretazione. Tra i Maestri del giornalismo italiano, Marcello Veneziani, porta con sé un ricco contributo culturale, espresso attraverso la sua poliedrica figura di giornalista, direttore di testate, filosofo e scrittore, attento all’importanza della qualità dell’informazione, quanto consapevole della forza del pensiero veicolato attraverso i suoi saggi di storia, filosofia e cultura politica, distinguendosi nel panorama culturale del nostro Paese per il suo coraggio e il suo anticonformismo. Un’insigne studiosa ed esperta di antropologia, Ida Magli si aggiudica il Premio Testimone del Tempo 2011, oltre che per la vita dedicata agli studi antropologici, per l’attenzione particolare che puntualmente presta ai fenomeni socio-politici di maggior rilievo, affrontando le problematiche attuali più scottanti e dimostrando, attraverso la sua fervida attività di opinionista, un grande coraggio intellettuale.

Il conferimento a Brunello Cucinelli, vuole essere un riconoscimento ad un imprenditore-stilista che ha saputo dare un significativo contributo alla società, all’economia, all’Italian Style e alla cultura, attraverso una visione di imprenditoria di stampo umanistico e sociale ed un impegno volto al recupero dell’arte, dell’alto artigianato manifatturiero, della spiritualità e alla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e ambientale italiano, quali valori fondamentali per realizzare il suo ideale di miglioramento dell’uomo. “La Storia in TV” 2011 vuole rendere un significativo omaggio alla carriera di Roberto Giacobbo, giornalista, ideatore di format ed esperto di comunicazione, autore e conduttore del programma Voyager – ai confini della conoscenza – da lui ideato nel 2003 e tuttora trasmesso sulla Rai. Il Premio speciale, rappresentato da una medaglia Presidenziale, assegnata al Premio dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, è stato conferito all’Onorevole Antonio Martino, sottolineando l’impegno profuso quale innovativo e coraggioso referente della cultura politica italiana come Ministro degli Esteri e della Difesa e durante la sua lunga attività parlamentare e di professore universitario. La cerimonia sarà condotta da Alessandro Cecchi Paone, figura di rilievo, legata ormai da anni al Premio Acqui Storia, che si distingue per il brio, la leggerezza, l’ironia e la sua rabdomantica abilità nell’interagire e coinvolgere i vari ospiti insigniti di questo prestigioso Premio.

“Il 2011 si presenta come un anno importante sotto il profilo storico per il nostro Paese che festeggia i 150 anni dall’Unità d’Italia, una ricorrenza che ha caratterizzato in modo significativo la corrente edizione del nostro Premio Acqui Storia, costituendo uno degli argomenti più dibattuti dagli Autori partecipanti con pubblicazioni di notevole interesse storico” – ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme Danilo Rapetti. “Il numero dei volumi, in costante crescita (quest’anno 186, il record assoluto di tutti i 44 anni del Premio), e i temi, sempre più importanti e controversi, sottoposti alla valutazione dei giurati, dimostrano che il Premio si pone come punto di riferimento per tutti coloro che fanno e scrivono la storia e consolida la sua importanza come maggior premio storico non solo italiano ma europeo” ha rimarcato l’Assessore alla Cultura diAcqui Terme Carlo Sburlati, artefice in questi ultimi anni di uno spettacolare rilancio scientifico e mediatico – mondano del Premio, celebrato ormai in quasi tutti i telegiornali nazionali. “La lunga vita del Premio, il prestigio assunto nel tempo, la sua risonanza scientifica e mediatica – ha osservato Pierangelo Taverna, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – confermano il valore di una lontana intuizione che trova ai nostri giorni energie e motivazioni rinnovate. Mi riferisco al legame vitale tra cultura e turismo che oggi rappresenta un pilastro di ogni azione promozionale, ma che forse nell’Italia di metà anni sessanta non era così evidente o condiviso.

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In questi 44 anni, intanto, il Premio Acqui Storia ha assunto una dimensione di rilievo nazionale e internazionale giustificando, pur in momenti così difficili per la nostra economia, quello che abbiamo ritenuto essere un investimento per l’intero territorio. Purtroppo, anche quest’anno, vi sono state fughe di notizie sui vincitori del Premio e questo non ha messo i media nelle stesse condizioni di comunicare, così come sono fiorite polemiche sui premiati. Tutti fatti che non giovano all’Acqui Storia. Credo, pertanto, che prima della prossima edizione sia necessario fare una serie di riflessioni sia sui criteri utilizzati per le scelte, sia su come comunicare le notizie e con quale protocollo, in quanto solo in presenza di equilibrio ed in assenza di polemiche, la Fondazione potrà serenamente contribuire alla crescita del Premio”. L’Acqui Storia ha l’Adesione del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il Premio ogni anno è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme, con il contributo della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, delle Terme di Acqui, del Gruppo Amag e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che si conferma partner fondamentale dell’iniziativa.

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Inserito su www.storiainrete.com il 6 ottobre 2011

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