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Google omaggia il cannocchiale di Galileo… ma toppa la data!

Google, il più usato motore di ricerca del mondo ha clamorosamente sbagliato di quattro giorni la data della presentazione ufficiale del cannocchiale di Galileo, lo strumento con cui il Pisano avrebbe poi dato il via alla rivoluzione astronomica. Un errore umano che però è finito sulla home page di qualche decina di milioni di persone. Google ha cercato di rendere omaggio a Galileo Galilei, modificando l’intestazione della sua pagina come d’uso per ogni ricorrenza. Il 25 agosto ha deciso di dedicarla alla presentazione, 400 anni fa, del primo telescopio di Galileo. Ma dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, il direttore Paolo Galluzzi, pur esprimendo apprezzamento «per questo significativo omaggio», si è trovato a dover precisare che la data esatta in cui il poderoso strumento scientifico ha fatto la sua prima comparsa operativa non è il 25 agosto. Come ha spiegato Galluzzi «la presentazione ufficiale del telescopio avvenne il 21 agosto del 1609 dalla cima del campanile di San Marco a Venezia». Galluzzi, che è il principale curatore della grande mostra su Galileo, allestita a Firenze nelle sale di Palazzo Strozzi (chiusa il 30 agosto con oltre 114 mila visitatori), sottolinea che comunque il motore di ricerca «non fa nessun riferimento sulla data del mese, che sia il 21 o il 25 agosto; se infatti si punta il mouse sopra la scritta Google appare solo la frase «400th Anniversary of Galileo’s Telescope». Il fatto che non ieri non fosse il giorno giusto però resta. Ad aver forviato la squadra di Google è stata probabilmente la pagina di Wikipedia sul Pisano, che riporta erroneamente la data del 25. Infatti Galileo presentò il suo strumento al governo veneziano il 21, ma fu il 25 agosto che ottenne come conseguenza un importante riconoscimento dall’Università di Padova dove insegnava: il suo compenso passò da 520 a mille fiorini in virtù dell’importanza della sua realizzazione. Va comunque ricordato che Galileo non fu l’inventore del cannocchiale (il cui “brevetto” è generalmente attribuito agli olandesi) bensì colui che per primo ne presentì le potenzialità operative e che poi – per caso o per intuizione – decise di puntarlo al cielo, aprendo una nuova, rivoluzionaria epoca di scoperte astronomiche.

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inserito il 15 settembre 2009

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