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Petacco sul blog di Grillo: “Mussolini non ha ucciso Matteotti”

Arrigo Petacco, decano dei divulgatori italiani, è stato intervistato dal blog di Beppe Grillo e ha detto la sua sul delitto Matteotti. La cosa ha scatenato subito molte polemiche sulla rete. Ma le considerazioni di Petacco non risulteranno nuove ai lettori di Storia in Rete soprattutto dopo il nostro numero di giugno 2014, il n. 104, in gran parte dedicato proprio a quell’ancora oscuro omicidio. (Sir)

 

Arrigo Petacco- Buongiorno cari amici, io sono Arrigo Petacco e sono stato invitato a parlare, per il vostro blog, di un caso molto clamoroso, anche essere un po’ vecchio: il caso Matteotti e vi dico la mia opinione.

dal Blog di Beppe Grillo – http://www.beppegrillo.it/ 

Blog- Un momento di svolta del fascismo fu il delitto Matteotti del 1924 dopo il quale fu, in modo aperto, istituita la dittatura, ma Il Duce affermò di essere totalmente estraneo al delitto Matteotti.e che i mandanti del delitto andavano ricercati presso certi putridi ambienti finanziari e capitalisti, sui quali era in corso una indagine riservata; senza però fare nomi e senza precisare a quali ambienti si riferisse. Lei pensa che Mussolini sia stato veramente estraneo al delitto?

Arrigo Petacco- Ne sono certissimo, quel delitto è molto strano, anche se poi ci hanno versato sopra valanghe di propaganda e di bugie, etc.
È un delitto stranissimo perché io, che oltre lo storico ho fatto anche il giornalista di cronaca nera, ho seguito il fatto come è accaduto veramente, senza tutto il ciarpame che ci hanno fatto sopra.
Il fatto è questo, un pomeriggio di Domenica, Matteotti passeggia del lungo Tevere arriva una macchina, una Lancia Lamda con tanto di targa che il portiere si affretta anche a registrare, scendono giù 4 manigoldi, squadristi e lo caricano in macchina, non gli sparano, non lo ammazzano, lo caricano in macchina, evidentemente è solo un rapimento, solo che durante il tragitto in macchina, il Matteotti cacciato addirittura a forza sotto il seggiolino posteriore della macchina, scalcia, era un uomo forte robusto e coraggioso, scalcia, smadonna, addirittura morde i polpacci di quelli che gli stanno seduti sopra, alla fine uno dei 4 con una mano trova sotto il lunotto posteriore una lima arrugginita e con quella colpisce alla testa Matteotti e lo uccide.
Mussolini nel 24 ha ottenuto il 68,8% dei voti vi rendete conto? Altro che violenza e che minaccia! E i socialisti, il povero Matteotti era al 18-20 %. A questo punto la domanda che faccio io è: voi pensate che, 10 giorni prima che aveva stravinto le elezioni politiche, il capo del governo, non ancora dittatore, per fare uccidere il capo dell’opposizione manda 4 manigoldi con una lima arrugginita? Ecco, io proprio per questo non ho mai creduto che Mussolini avesse fatto il delitto.

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Blog- Nel libro “La storia ci ha mentito” lei fa riferimento a testimonianze di Edda Ciano, figlia di Mussolini, che farebbero pensare alla volontà del Duce di un riavvicinamento al Partito socialista di allora per un governo di pacificazione nazionale, è una tesi plausibile?

Arrigo Petacco- Non c’è dubbio, ma anche lo stesso De Felice lo riconosce, solo che c’è stata tutta questa retorica antifascista che ha confuso le idee a tutti, Mussolini in quel periodo lì voleva agganciare la parte morbida del socialismo, in molti erano già d’accordo con lui a entrare nel governo, solo che la lotta era tra gli estremisti fascisti e gli estremisti socialisti.
E sono i due estremisti che cercavano di staccare Mussolini dalla sinistra, a destra avevano paura che Mussolini aprisse ai socialisti e gli estremisti fascisti avevano la stessa paura, quindi ci fu praticamente una specie di accordo virtuale tra gli estremisti di destra e di sinistra per impedire l’incontro tra socialisti e fascisti moderati.
Questo delitto non si è mai spiegato bene e probabilmente aveva ragione Mussolini, perché lui si occupò di quella indagine ancora nel 43, quando era ancora a villa Feltrinelli a Salò, gli bruciava questa accusa che lui ha sempre respinto per tutta la sua vita e francamente a mio parere aveva perfettamente ragione! Lui fu casomai vittima di uno scontro tra la destra estremista fascista e la sinistra estremista sociale comunista che volevano impedire a Mussolini di creare un governo moderato, perché Mussolini in quei giorni lì sognava ancora di avvicinare i socialisti moderati e fare un partito con loro.

Storia in Rete n. 104
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Blog- Mussolini ebbe a dire che Matteotti era “un cadavere gettato davanti ai miei piedi per farmi inciampare”. Chi aveva interesse a farlo?

Arrigo Petacco- Io penso che, come ho detto prima, questo cadavere servì moltissimo a alla destra reazionaria, quella per intenderci di Farinacci e altri che voleva impedire i Mussolini di avvicinarsi a socialisti, tanto è vero che dopo poco nacque la dittatura. Quindi Mussolini fu spinto,come dire a destra da chi voleva impedirgli il suo avvicinamento ai socialisti e la situazione fu tale che a un certo punto lui stesso fu io dico costretto a proclamare la dittatura il 3 gennaio del 1925 in quella occasione lì,visto che non riusciva più a liberarsi di questa colpa, fece un discorso alla camera in cui disse se i fascisti sono una massa di delinquenti io sono il comandante di questa banda di delinquenti e da quel momento comando io, cioè praticamente da quel momento ci fu la dittatura.

Blog- Possono esserci delle attinenze dal punto di vista storico tra i delitti Moro e Matteotti?

Arrigo Petacco- Con un po’ di fantasia forse sì, perché anche Moro fu ucciso perché voleva aprire ai comunisti e quindi sì, c’è qualche affinità, però è un po’ difficile volere collegare i due episodi.

Blog- Alla fine rimangono in piedi almeno tre ipotesi: Matteotti venne ucciso perché si apprestava a rendere di pubblico dominio intrighi e traffici sporchi di autorevoli personaggi del governo, coperti da potenti coalizioni finanziarie. Oppure Matteotti venne ucciso perché era uno dei principali esponenti del partito socialista, al quale Mussolini meditava di rivolgersi affinché non impedisse la formazione di un nuovo governo basato sulla più stretta collaborazione con la Confederazione generale del lavoro e con le masse operaie. L’ultima per il coraggioso discorso in Parlamento in cui accusava il fascismo di aver manipolato i risultati elettorali. ” […] Contestiamo in questo luogo e in tronco la validità delle elezioni della maggioranza. […] L’elezione secondo noi è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le circoscrizioni. […] Per vostra stessa conferma (dei parlamentari fascisti) dunque nessun elettore italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà… […] Vi è una milizia armata, composta di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse.”
Qual è la sua opinione a riguardo? Ci sono altre ipotesi?

Arrigo Petacco- Io credo soprattutto che una soluzione precisa non esiste, perché francamente Mussolini cercò in tutti i modi di scoprire, anzi pare che nel ’43 ai tempi di Salò avesse già individuato gli industriali che avevano organizzato il colpo e si trattava tra l’altro di industriali tutti genovesi, così almeno diceva lui, la mia opinione a riguardo è che Mussolini fu coinvolto involontariamente nel delitto Matteotti, lui non c’entrava affatto, non aveva nessun motivo per uccidere il capo dell’opposizione, che aveva battuto clamorosamente alle elezioni di un mese prima, la mia ipotesi su un delitto è un’altra, intanto non volevano ucciderlo, con qualche ricatto, a denunciare quei documenti che pare che avesse in possesso, per denunciare una compagnia petrolifera americana che faceva delle trivellazioni in Puglia proprio in quel periodo lì, ma anche questa è ipotesi molto vaga. Per il resto è tutta fantasia politica e strumentalizzata che ha praticamente falsato questa vicenda. Comunque il delitto Matteotti fu casuale, non era premeditato, questo è molto chiaro.
Passate parola.

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