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Pechino: un cartone animato racconta il giovane Mao

La rivista ‘Qiushi’ sta lavorando al cartone animato su Mao, dal titolo ‘Quando Mao Zedong era giovane’. Per celebrare il 120esimo anniversario dalla sua nascita, il dipartimento di Propaganda del Partito comunista cinese (Pcc) si è lanciato in una nuova avventura: raccontare la giovinezza del «Grande timoniere» in chiave moderna per conquistare una nuova platea, quella dei giovani ormai abituati alle produzioni americane e giapponesi. Il cartone – intitolato Quando Mao Zedong era giovane – mostra il futuro leader adolescente con la treccia, come ai tempi dell’ultima dinastia prima del crollo dell’impero, con grandi occhi lucidi e un sorriso fiducioso.

di Cecilia Attanasio Ghezzi da Lettera43 del 22 Ottobre 2013 Lettera43

LA CINA PROVA A INNOVARSI. «Questo è il XXI secolo. Non possiamo rimanere ancorati al vecchio, dobbiamo essere innovativi». Così ha presentato il progetto ai media Lu Huasheng, direttore artistico che ha curato il prodotto nato dalla cooperazione tra la divisione produzione film e tivù della rivista ufficiale della Scuola centrale del Pcc e del Comitato centrale, Qiushi (Verità), e due società di produzione cinematografica con sede nello Hunan.

I PRIMI FUMETTI NEL 1948. La nuova raffigurazione di Mao rompe il tabù di raffigurare i leader politici in forma stilizzata. Ma non è la prima volta che il «Grande timoniere» diventa protagonista di un cartoon.
L’ultimo ritratto in versione fumettistica risale a mezzo secolo fa, ma dal 1948 tutti vignettisti politici si sono presto ritrovati controllati o arrestati dalle autorità.L’apparente apertura del Pcc, secondo diversi analisti, non deve ingannare. Lo sforzo mostrato dalla Propaganda di adattarsi ai tempi in realtà nasconde l’obiettivo dell’autoconservazione. Perché dietro il cartoon su Mao, c’è in primo luogo lo sforzo necessario per mantenere viva la rivoluzione e i suoi ideali.

Una scena dal cartone sul giovane Mao

La conferma può essere letta nell’investimento del progetto: 30 milioni di yuan (3,5 milioni di euro).

I CARTONI SUGLI EX LEADER. Mao, però, potrebbe non rimanere l’unico leader cinese a finire in un cartoon.
La rivista Qiushi infatti avrebbe in cantiere una serie sui 10 generali che hanno contribuito a fondare la Repubblica popolare cinese. Tra questi, il braccio destro del «Grande timoniere», il defunto premier Zhou Enlai, l’ex presidente Liu Shaoqi e il generale Zhu De.

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RISPOLVERARE LA FIGURA DI MAO. Lo sforzo è quello di dare nuova linfa alla Propaganda – ad agosto il presidente Xi Jinping aveva giusto annunciato la volontà di costruire «un esercito forte» per «conquistare il terreno dei nuovi media» – senza che questo si tramuti in una perdita dal punto di vista economico per gli organi coinvolti nella produzione. Per ora si comincia con il cartone su Mao. Con l’obiettivo di rispolverare il suo ricordo e depurarlo dalle critiche, visto che per il 30% dei cinesi il suo operato è stato «sbagliato».

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