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Serie TV: al via la prima stagione de “I Savoia” ambientata nel ‘600

Si chiamerà semplicemente “I Savoia” e probabilmente avrà più stagioni: la grande fabbrica delle serie Tv si è ricordata che non esistono solo i Tudor, i Windsor o i Romanov ma che la più antica dinastia europea è stata quella italiana dei Savoia. Con la fine del 2020 è partita definitivamente la produzione per una prima serie di 8 episodi da 50 minuti l’uno, in onda nel 2022 se nel 2021 si riusciranno a fare le riprese previste nonostante l’emergenza Covid.

Il progetto è partito nel 2017 quando la Film Commission del Piemonte ha lanciato un bando per un soggetto 50’ ambientato nei secoli d’oro dei Savoia, tra il XVII e il XVIII. Si è quindi deciso di tralasciare – per il momento – figure e situazioni ancora oggi capaci di scatenare polemiche come i sovrani che hanno guidato il Risorgimento e quindi l’Italia unita fino alla caduta della Monarchia nel 1946. Le indicazioni del bando invece chiedevano ai potenziali sceneggiatori di concentrarsi sugli anni che hanno portato la dinastia dal ducato al titolo regio e ne hanno segnato l’affermazione a livello europeo. Dal trattato di Cateau-Cambresis del 1559 agli splendenti decenni delle Madame Reali con l’affermazione della dinastia a livello europeo, dal lungo regno di Vittorio Amedeo II e del figlio Carlo Emanuele III all’epoca della Rivoluzione Francese, fino al Risorgimento, con l’Unità Italiana del 1861.

Tra i progetti presentati entro l’estate 2018 ha vinto quello di due giovani sceneggiatrici francesi, Laura Piani e Tara Mulhol, che hanno scelto di raccontare la storia di una delle madame reali, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours. Le due sceneggiatrici si sono aggiudicare il premio del bando di 50 mila euro assegnato dalla Film Commission e dai due produttori, la francese “Le film d’Ici” e la italiana “Lume”, per sviluppare il progetto. Una co-produzione italo-francese (il budget previsto sembra sia di circa 10 milioni di euro) quindi che non a caso ha deciso di far perno su una figura “italo-francese”: Maria Giovanna di Nemours (Parigi, 1644 – Torino, 1724), moglie del duca di Savoia Carlo Emanuele II (1634 – 1675) e reggente dello stato per il giovane principe Vittorio Amedeo II (1666 – 1732), il primo Savoia a cingere la corona di Re, prima quella di Re di Sicilia e poi quella di Re di Sardegna.

Maria Giovanna fu la seconda delle “Madame Reali” di Casa Savoia: la prima era stata un’altra francese, Cristina di Borbone-Francia (1606-1663), figlia di Enrico IV di Francia e Maria de’ Medici e sorella di Luigi XIII, anche lei reggente a lungo in nome del figlio Carlo Emanuele e al centro di lunghe lotte per il potere e intrighi di palazzo.

Maria Giovanna di Savoia-Nemours (Parigi, 1644 – Torino, 1724), moglie del duca di Savoia Carlo Emanuele II e reggente dello stato sabaudo per il figlio, il giovane principe Vittorio Amedeo II

Infatti, la vita di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours a Torino non fu semplice:a  31 anni si ritrovò vedova e reggente dello Stato in nome del figlio di solo nove anni. Descritta come una donna dal carattere freddo, autoritario ed animata da grandi ambizioni cercò di mantenere il potere anche quando il figlio Vittorio Amedeo raggiunse la maggiore età ma fu costretta, proprio dal figlio, a lasciare la corte. Messa da parte, Maria Giovanna Battista decise di dedicarsi all’arte: per suo esplicito ordine molte vie di Torino vennero ampliate, furono costruite chiese e, in particolare, fu ammodernato, grazie all’opera del celebre architetto Filippo Juvarra, Palazzo Madama, in Piazza Castello a Torino, di fronte al Palazzo Reale.

Questo per dire anche che la serie potrà contare su numerose locations autentiche e magnifiche. Come hanno dichiarato le due sceneggiatrici: “La Serie ha offerto l’opportunità di esplorare l’affascinante storia e l’incantevole paesaggio del Piemonte, con i suoi palazzi fiabeschi, i picchi dei suoi rilievi montuosi, le grandi città, la sua posizione strategica in Europa. E quando abbiamo scoperto la vita di Maria Giovanna Battista, Madama Reale, abbiamo subito capito che sarebbe stata lei la protagonista di cui avevamo bisogno per raccontare la nostra storia”. A fare da sfondo alla storia di questa donna forte che ha sempre sfidato le convezioni e le sue regole, ci sarà la città di Torino e alcune delle più belle residenze reali del Piemonte – Palazzo Reale, Stupinigi, Venaria Reale ecc. ecc. – con grandiose feste e giochi di potere.

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